Essere mamma è qualcosa che non si può descrivere. E’ avere la consapevolezza che continuerai a vivere anche al di fuori del tuo corpo, perché dove finisci tu inizia lui, tuo figlio. Quella creatura che vorresti tenere con te e proteggere con tutte le tue forze per il resto dei tuoi giorni ma che un giorno prenderà il volo e tu lo osserverai, sperando che abbia fatto tesoro dei tuoi insegnamenti.
Oggi alla soglia dei 35 anni sono mamma di una bimba meravigliosa e sto vivendo la mia seconda gravidanza che a brevissimo mi regalerà per la seconda volta la gioia di essere mamma. Ricordo distintamente entrambi i momenti in cui ho fatto il test di gravidanza. Con Nicole era una cosa del tutto inaspettata e quelle due lineette mi hanno completamente stravolto la vita. Desideravo essere mamma fin da bambina, era il mio più grande desiderio ma quel giorno non ero pronta e sono rimasta qualche minuto in silenzio con le lacrime gli occhi a fissare quelle due linee rosa.
Poi la gioia, incontrollabile, impaziente e crescente, come i valori delle beta HCG, tutto aumentava in maniera esponenziale. 😀 Poi la pancia è iniziata a crescere e con lei sono arrivati anche i primi movimenti e ogni giorno cresceva la mia consapevolezza di essere già mamma. Ho iniziato a pensare per due, ho cercato di mangiare più sano, di dormire di più, di fare una vita più regolare… Poi dopo 41 settimane è nata. Appena l’ho avuta tra le braccia ho capito che una parte di me sarebbe per sempre vissuta fuori dal mio corpo e che amare all’infinito era possibile.
Una delle più grandi paure che ho avuto quando ho scoperto di aspettare un’altra bambina è stata quella di non essere all’altezza. Sarei riuscita ad amare un’altra bambina allo stesso modo? Sarei riuscita a non fare differenze?
Chi ci era già passato non ha avuto dubbi nel dirmi che il cuore di una mamma si sarebbe moltiplicato per due, per tre, per quattro e all’infinito e ogni figlio sarebbe stato unico ed essenziale.
Oggi a poche settimane dall’arrivo di Zoe inizio a crederci ed inizio a pensare che sarà davvero così.
Una mamma può. Una mamma deve. Deve essere capace di amare incondizionatamente, puramente ed infinitamente.
E ogni giorno è un giorno nuovo, emozionante, divertente, sconvolgente, stancante e a volte snervante ma sempre pieno di gesti d’amore…anzi funziona ancora meglio senza spazi o apostrofi ed anche con un hashtag davanti, proprio così: #GESTIDAMORE come lo ha ideato Pampers 🙂
Gesti d’amore che si ripetono e ci travolgono. A me piace annotarli, fotografarli o filmarli. Ho paura di dimenticarli. Voglio che i nostri gesti d’amore vivano per sempre con noi, nel ricordo e nella quotidianità, come fossero una bussola per la nostra vita.
Ogni giorno vissuto da mamma può essere definito come una #storiadiprotezione, un’altro hashtag che mi piace usare e che rende l’idea.
Una protezione fatta di piccoli gesti e piccole complicità, dal bagnetto al cambio del pannolino con i più piccoli, passando per il gioco fino al momento della nanna quando si resta ad osservare per lunghi attimi quelle meravigliose creature frutto del nostro amore.
Io non so se sono e sarò una brava madre ma una cosa è certa; ce la metterò tutta e farò del mio meglio per poter insegnare alle mie figlie a volare ma con la consapevolezza che io sarò sempre li ad aspettare il loro ritorno.
C’è chi mamma nasce, chi lo diventa con il primo sguardo e chi magari ha bisogno di più tempo. Credo però che alla fine tutte pensiamo la stessa cosa; che essere mamma è una sensazione che non si può descrivere e per comprenderla nella sua unicità e complessità può solo essere vissuta.
Vi lascio questo video dolcissimo…sempre firmato Pampers perché non esiste mamma che non abbia scelto la sua elevatissima qualità per prendersi cura dei propri bambini, io compresa! 😉