Continuo a ripetermelo; ogni bambino è a sè e ogni bambino ha i propri tempi.
Vuoi perché siamo state separate subito o vuoi perché è semplicemente una mammona, Zoe è attaccatissima alla tetta e nonostante io adori allattarla al seno, credo sia giunto il momento di iniziare a pensare ad un distacco.
Lei sta crescendo, siamo già in pieno svezzamento e per lei il seno non è solo uno strumento di nutrizione ma anche e soprattutto una coccola.
Con Nicole tutto era avvenuto molto naturalmente ma questa volta è diverso. Loro sono diverse. Ogni bambino è diverso. Zoe non vuole nemmeno il ciuccio e nonostante ne abbia acquistati di ogni tipo, forma e materiale, sembra non volerne sapere.
Quando mi è stata offerta la possibilità di testare il nuovo biberon Philips Avent Natural non ho potuto resistere. È un biberon dal design unico, creato proprio per ricordare la sensazione dell’allattamento al seno ed ha ottenuto il bollino “Consigliato dalle mamme di FattoreMamma”…dovevo provarlo!
Il design è davvero unico e la forma anatomica della tettarella ricorda davvero un seno. E’ molto ampia e al suo interno sono stati creati dei petali in silicone che migliorano la flessibilità e l’elasticità per rendere la poppata ancora più piacevole. Nella tettarella inoltre, sono posizionate due valvole che trattengono l’aria all’interno del biberon, evitando così anche quelle fastidiose coliche che spesso turbano i neonati! Non so voi, ma per noi, sia con Nicole che con Zoe, le coliche nei primi tre mesi sono state a dir poco tragiche e qui ci sarebbe da aprire una parentesi non da poco… ma magari ne parleremo in un altro post! 😉
Non appena ho ricevuto Philips Avent Natural, ho scartato il pacco, lavato il biberon, sterilizzato e dopo averlo riempito con il mio latte, ho preso in braccio Zoe e le ho avvicinato il biberon alla bocca con la stessa ansia con cui l’ho avvicinata al seno la prima volta. Lei come allora mi ha guardata dritta negli occhi ma questa volta anziché iniziare a tettare ha iniziato ad urlare, senza nemmeno chiudere la bocca.
Mi sarei messa a piangere insieme a lei.
Ho fatto un secondo tentativo il giorno seguente, ma nulla.
Ho deciso allora di lasciarle il suo tempo per “fare amicizia” con il biberon in modo naturale.
Ha iniziato a giocarci, attratta dalla novità e dal colore. Ha iniziato a portarselo alla bocca, a morderlo e a conoscerlo.
Io di tanto in tanto continuo a tirarmi il latte, perché non si sa mai e finché ne produco preferisco fare anche un po di scorta, e ogni tanto lascio che sia il papà a provare di somministrarglielo con il biberon, nella speranza che, non sentendo il mio odore ed il solito contatto pelle a pelle, ceda ad una poppata artificiale ma tranquilla.
Per il momento comunque, il biberon Philips Avent Natural, lo utilizziamo per l’acqua e la camomilla; per lei è diventato quasi un gioco. Durante la notte invece, continuo ad attaccarla al seno come sempre, anche perché Zoe dorme davvero molto molto molto poco e la tetta è ancora il mio unico asso nella manica per poter sperare di dormire almeno un paio d’ore di fila!
Al di la di tutto però, credo di aver trovato davvero il biberon giusto che mi aiuterà nel delicato passaggio del distacco dal seno. Certo la strada è ancora lunga e non mi pongo scadenze rigide ed inderogabili, ma credo che con gli strumenti giusti, la cosa possa avvenire in maniera naturale e senza traumi.
Ce la faremo! 😉
Post in collaborazione con Philips Avent e Fattore Mamma