Expo con bambini…e Cybex

6 mesi di tempo per visitare Expo…e decidersi solo alla fine di andare!? Mi sono resa conto che non siamo gli unici…anzi! Se anche voi siete tra gli ultimi ritardatari che decidono di visitare Expo a Milano, e soprattutto se decidete di farlo con dei bambini, oggi vi lascio qualche dritta su come farlo al meglio, dopo la nostra visita di qualche giorno fa, divertente ed entusiasmante per tutta la family!

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Abbiamo deciso di andare tutti e tre, cogliendo l’occasione per testare un nuovo passeggino, anzi direi “il passeggino” perché PRIAM di Cybex si è rivelato davvero fantasmagorico!
Se volete visitare Expo con dei bambini infatti, non rinunciate al passeggino, qualunque sia la loro età. E’ vero che Nicole è già “borderline” per l’uso del passeggino ma per qualche serata o giornate come queste, noi lo usiamo ancora ed è la soluzione migliore; ad Expo tra l’altro il passeggino vi farà saltare (o per lo meno velocizzare) un sacco di file! 😉

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E’ vero che Expo non è proprio il luogo dove un bambino sognerebbe di essere portato ma per molti aspetti ho dovuto ricredermi. Personalmente sono abituata ad andare ovunque con Nicole, fin da piccola lei mi ha seguita ovunque e sono davvero poche le occasioni in cui rinuncio ad averla con me. Ovviamente averla con me significa organizzare tutto attorno a lei perché come ogni bambino ha le sue esigenze…ma vi garantisco che, anche Expo è fattibile, infatti ci sono tantissimi angoli a misura di bambino dove potersi distrarre e divertire per un entusiasmo generale.

Siamo arrivati in tarda mattinata perché il sabato non è proprio il giorno più consigliato per visitare Expo, ma noi eravamo vincolati dal lavoro quindi abbiamo comunque deciso di andare nel week end. Prima di tutto preferite l’ingresso Roserio a quello principale perché è molto più snello e dotato di parcheggi a due passi e navette, poi armatevi di pazienza perché la gente è tanta tanta!

La nostra giornata prevedeva pioggia poi fortunatamente non è stato così, anzi abbiamo anche goduto di qualche piccolo spiraglio di sole. Mi sono però resa conto che anche in caso di pioggia non sarebbe stato impossibile visitare Expo perché il Decumano, ovvero la via principale sulla quale si affacciano tutti i padiglioni, è prevalentemente al coperto. Avendo il tempo ci sarebbe da vedere tutti i padiglioni (anche solo esternamente) perché ognuno ha qualcosa di ammirevole ed assolutamente unico, ma noi ovviamente ne abbiamo visitati solo alcuni all’interno, tra cui da non perdere l’Austria, che ti accoglie in un bosco meraviglioso; gli Emirati Arabi con muri di sabbia ed uno schermo video lungo settantacinque metri; il Marocco basato sull’olfatto e sulla percezione dei sensi e la Svizzera, non bello a vedersi ma che rappresenta al maglio il messaggio di Expo, infatti i visitatori possono prendere gratuitamente mele, sale, caffè e acqua, ma se ne prendono troppi non resterà nulla per chi viene dopo…un messaggio semplice ma molto diretto!

Belli anche solo esternamente, il Brasile con una originalissima rete calpestabile per una passeggiata sospesa sopra alle piante tipiche brasiliane, l’Azerbaijan, realizzato interamente in vetro, acciaio e legno e composto da tre enormi sfere incastonate come gioielli e la Cina, realizzato attorno al tema della speranza, con la prospettiva di un futuro in cui il cibo consenta la vita di tutti.

L’albero della vita è senza dubbio il simbolo di questo Expo 2015 quindi è stata una tappa immancabile e di rito! Avendo la possibilità, il momento migliore è la sera quando l’albero si anima tra giochi di luce, musica e fontane danzanti.

Per il bene di Nicole e per non tirare troppo la corda, abbiamo deciso di fare una pausa ludica al Kinder+Sport dove anche il papà è tornato bambino e ci siamo davvero divertiti.
Questa in realtà non è l’unica area gioco per bambini infatti praticamente dietro al padiglione Cina, si sviluppa il Children Park, un’area giochi completamente dedicata ai bambini che però richiede registrazione ed appuntamento, ovviamente in loco.

Nicole non è stata particolarmente attratta dall’esposizione ma dal nuovo passeggino si, tanto che non voleva più scendere! Io sono riuscita a guidarlo con una sola mano schizzando tra la folla (e senza tamponare nessuno!). Anche il papà, che come tutti gli uomini non è particolarmente attendo al design quanto al concreto, dopo i primi 5 metri con PRIAM ha esordito con “Soccia se va!” (traduzione per i non bolognesi “Accidenti come scorre veloce e senza sforzo!”). 😀
Sono sincera, abbiamo testato il passeggino a pieno senza risparmiargli nulla, e anche sulla ghiaia mi ha stupita. Con un solo movimento le ruote si possono chiudere diventando due, perfette per la spiaggia o per salire le scale…ovviamente senza far scendere il bambino! Il porta accessori posizionato sotto il passeggino può contenere l’impossibile e la chiusura magnetica consente di chiuderlo anche quando è full…ed il nostro lo era! Non solo bello ma davvero studiato nei minimi dettagli.
Per pranzo abbiamo fatto una sosta da Let’s Toast, per uno snack veloce e decisamente gustoso, e per mancanza di sedie Nicole è rimasta seduta nel passeggino come fosse una sedia perché ho scoperto essere ad altezza tavolo (stracomodo quindi per i bambini più piccoli quando si va al ristorante perché non occorre portarsi dietro altro!).
Nicole poi ha avuto un momento di relax, perché questo nuovo passeggino è reclinabile in un clic e diventa perfettamente orizzontale come un lettino. Ha potuto così “ricaricare le batterie” mentre noi ci siamo dissetati con una birra olandese. 😉

Expo è stata una bellissima esperienza e per questo devo ringraziare anche Cybex perché i requisiti di un passeggino sono molteplici, come le mille sfaccettature della vita stessa. Quando ci si sposta con i bambini non sempre tutto si svolge secondo i piani e PRIAM è il compagno ideale perché soddisfa tutti i requisiti fin dall’inizio.
E’ moderno, leggero, snello, robusto, versatile, regolabile, capiente e si chiude in un battito ci ciglia…provare per credere!